Radioestesia Evolutiva
Che cos’è la Radioestesia Evolutiva
La radioestesia è una disciplina olistica che consente a chi la pratica di amplificare le capacità cognitive della propria mente con l’obiettivo di poter accedere ad osservazioni ed informazioni altrimenti nascoste ed inaccessibili. E’ una tecnica antichissima, nota non solo dagli Egizi, che utilizzavano il pendolo probabilmente per identificare i siti più indicati per la costruzione dei monumenti, ma anche in Cina in cui la costruzione delle case veniva spesse volte preceduta da rilevamenti col pendolo.
Una delle espressioni più famose della radioestesia è la “Rabdomanzia” che consente a chi la pratica di individuare acqua o filoni di metalli nel sottosuolo utilizzando uno strumento inerte, come ad esempio un legno a forma di Y.
Amplificare le percezioni grazie alla Radioestesia
Il termine Radioestesia deriva dal latino “radius”, ovvero radiazione, e dal greco “àistesis”, ovvero “percezione” e per questo va intesa come “percezione di radiazioni”.
Il principio cardine su cui si basa questa disciplina è la capacità che alcune persone hanno di poter percepire le vibrazioni ed i campi energetici che vengono naturalmente emesse dai corpi.
Non tutte le persone sono in grado di percepire queste vibrazioni e ciò accade per via dei condizionamenti che ciascuno di noi subisce nel proprio percorso educativo.
Purtroppo, nel corso degli anni l’uomo ha subito un forte condizionamento nel modo in cui si relaziona con il mondo, affidandosi sempre più alla ragione e dis-imparando a raggiungere uno stato di profonda ed intima connessione con l’ambiente in cui ci si trova.
La radioestesia ha come obiettivo quello di ripristinare questa autentica connessione con il mondo, dando la possibilità agli individui di percepire ciò che per molti resta celato.
I Benefici
L’utilizzo della radioestesia ha come obiettivo primario la possibilità di raggiungere questo stato di connessione profonda con la realtà che ci circonda, andando a percepire le vibrazioni emanate da ogni oggetto, corpo o entità.
Le onde cerebrali
L’attività elettrochimica del cervello si manifesta tramite delle onde elettromagnetiche dette “onde cerebrali”. La frequenza di queste onde (che è normalmente misurata in Hertz), varia a seconda dello stato di coscienza della persona, ma per fare radioestesia, l’operatore deve raggiungere degli stati di coscienza profondi che gli consentono di percepire le vibrazioni naturali dei corpi.
Normalmente 3 fasce di frequenza sono identificate ed utilizzate, da quella più veloce a quella più lenta:
- Onde beta – fra i 14 ai 30 Hz: queste sono generate quando l’individuo svolge le attività “normali”.
- Onde alfa – fra gli 8 ed i 14 Hz: queste sono legate ad uno stato di coscienza vigile, ma rilassata. Ad esempio sono le onde che vengono prodotte nei momenti in cui siamo maggiormente introspettivi.
- Onde theta e delta – fra i 0.5 e gli 8 Hz: queste sono legate all’attività del sogno, ma anche quella dell’ispirazione creativa.
Sono le onde beta ad essere quelle dominanti nella stragrande maggioranza degli individui. Queste persone vivono in uno stato di inconsapevolezza, e sono sopraffatte dal condizionamento cognitivo che è stato loro imposto.
Al contrario, il radioestesista è in grado di raggiungere uno stato di connessione profonda ed intima con la realtà che lo circonda, mantenendo sotto controllo le fasce di frequenza delle onde cerebrali che esso stesso genera.
Gli strumenti utilizzati
Diversi strumenti possono essere utilizzati per praticare la radioestesia, ma sicuramente quello più comune è il pendolo.
Lo strumento in sé non ha alcun potere o proprietà particolare. Di fatto si tratta semplicemente di un peso appeso ad un filo, e costituisce solamente un mezzo tramite cui il radioestesista può amplificare i segnali percepiti dalle vibrazioni ed onde emesse dai corpi.
Di fatto non è il pendolo in sé che si muove, ma è l’operatore che, amplificando le proprie capacità cognitive, è in grado di muovere dal proprio subconscio il pendolo.
Osservando la direzione in cui il pendolo si muove, ed utilizzando delle apposite tavole, il radioestesista è in grado di entrare in profonda connessione con la realtà che ci circonda.